L’area collinare di Chivassoe vanta uno scenario unico: un territorio attraversato dal fiume Po e Orco, delimitato dalla collina, a oriente. Anche se siamo apparentemente lontani dallo stereotipo del “Parco Naturale” che ci rimanda ai grandi boschi, alle bianche cime, ai branchi di animali selvatici, qui siamo inseriti in un tessuto antropizzato dove convivono habitat ed eccellenze storico architettoniche importanti. Si tratta di un insieme di aree protette istituite per migliorare un ambiente urbanizzato e per fornire opportunità di svago e aria aperta a circa due milioni di cittadini ed ai turisti che qui giungono. I fiumi dell’area torinese sono luoghi della natura, di paesaggi fluviali emozionanti, corridoi per la migrazione dell’avifauna, dove restano ancora le testimonianze della storia che ha legato l’uomo al fiume. La collina torinese è ancora scrigno di boschi e di paesaggi che affacciano sull’unicità della cerchia alpina che da Torino possiamo ammirare.
L’area della Collina Chivassese è altrettanto un unicum a due passi dalle città e qui si incontrano aree protette che tutelano importanti beni naturali come i boschi di faggio del Vaj a Chivasso o insiemi che coniugano ambiente e importanti beni monumentali come la Basilica di Superga.
Queste diverse realtà ambientali rappresentano un patrimonio di straordinaria importanza collocato nel contesto dei beni dell’area torinese e in buona parte compresi nel territorio della Corona Verde, dove accanto alla natura trovano posto importanti emergenze come il circuito delle Residenze Sabaude.